Cari Bloggers,
il povero Governo Prodi ogni tanto da un segno di vita e sembra che ci sia la volontà di regolamentare le cosidette "
unioni di fatto".
Come era prevedibile, la Casa delle Libertà spalleggiata dal Vaticano, si scaglia contro a testa bassa, gridando alla deriva Zapateriana, alla frocizzazione della società, allo sbando della famiglia tradizionale, alla fine del mondo.
Meno male che si chiama Casa delle Libertà!
Cerchiamo innanzitutto di sfatare la manipolazione linguistica più ipocrita: l'uso di "Zapateriano" come accezione negativa.
La Spagna negli ultimi venti anni, partendo da una posizione di netto svantaggio nei nostri confronti, ha recuperato in maniera impressionante su tutti i campi: economia, turismo, calo della criminalità, miglioramento dei servizi, peso nella politica internazionale, imprenditoria, ricerca e sviluppo, investimenti esteri e all'estero.
Non esiste un solo campo ( dico uno!) dove noi siamo stati più bravi dei cugini iberici.
Il governo Zapatero ha ulteriormente migliorato lo score precedente e in pochi anni, ha ottenuto dei successi considerevoli: riforme sociali ed istituzionali, ulteriore miglioramento dell'economia e della situazione occupazionale, difesa della pace nel mondo (appena eletto, ha immediatamente fatto ritirare le truppe spagnole dall'Iraq nonchè fatto sforzi seri per arginare l'immigrazione clandestina), ottenuto l'approvazione dello Statuto di autonomia per la Catalogna e raggiunto il cessate il fuoco con l'ETA.
Noi abbiamo avuto leggi ad personam, depenalizzazione del falso in bilancio, scandali finanziari (Parmalat, Cirio, Lazio ), scandali calcistici, aumento della criminalità (a Napoli le pompe funebri fano affari d'oro) e come ciliegina sulla torta, l'indulto.
Dare dello "Zapateriano" ad un politico dovrebbe essere un complimento, come se dessimo ad un pilota di formula 1 dello "Schumacheriano","Senniano" o "Prostiano".
Strana questa Italia!
Torniamo a noi: prescindendo dal fatto che si possa essere d'accordo o meno con le unioni di fatto, esiste una precisa direttiva europea che va rispettata da tutti, Italia compresa.
Un ripassino generale:
Il principio generale di non discriminazione ha un valore universale, riguarda ogni persona e, come tale, è affermato nelle norme di diritto internazionale fin dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948;
Lo stesso principio è sancito dall’art.3 della Costituzione Italiana, ove si afferma che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza ,di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”
Il Parlamento europeo ha più volte sollecitato “gli Stati membri che non vi abbiano già provveduto ad adeguare le proprie legislazioni al fine di riconoscere legalmente la convivenza al di fuori del matrimonio indipendentemente dal sesso”; e questo rileva la necessità di compiere rapidi progressi nell’ambito del riconoscimento reciproco delle varie forme di convivenza legale a carattere non coniugale;
La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, proclamata a Nizza nel dicembre del 2000, già recepita dal Parlamento italiano e inserita nel Trattato Costituzionale europeo , riconosce il diritto a tutti di costituire una famiglia e all’art. 9 distingue in modo chiaro il diritto di sposarsi da quello di costituire una famiglia e all’art. 21 introduce l’orientamento sessuale fra le cause di discriminazione da combattere;
Sedici paesi europei riconoscono oggi, sotto varie forme legislative, dignità e diritti alle coppie di fatto (Olanda, Belgio, Danimarca, Norvegia Svezia, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Portogallo, Ungheria, Lussemburgo, Gran Bretagna, Svizzera, Spagna); e altri paesi si stanno apprestando a rispettare l’invito del Parlamento europeo (Croazia, Repubblica Ceca e Austria);
L’Italia è rimasta l’unica nazione europea a non offrire nessun riconoscimento legale alle coppie di fatto, facendo registrare a tutti gli effetti un vuoto normativo.
Volente o nolente, questo Governo dovrà legiferare sull'argomento, rispettando il quadro normativo europeo, con buona pace dei finti moralisti e bacchettoni.