DICO: tormentone di primavera!

Cari Bloggers,

giusto per favorire il clima di distensione prepasquale, Monsignor Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza episcopale italiana, ha pronunciato Venerdì scorso delle frasi che hanno suscitato delle roventi polemiche: in sostanza, riferendosi ai DICO, ha messo in guardia i nostri politici a non cadere nel relativismo etico perchè «Se cade l'etica, poi è difficile dire di no anche a incesto e pedofilia».

Naturalmente si è scatenato un putiferio: da un lato i TeoDem & NeoCon che plaudono pedissequamente alle sortite del clero, dall’altra timide reazioni che rivendicano la laicità dello Stato.

Da buoni cristiani, sappiamo che per vivere rettamente, basta affidarsi agli insegnamenti biblici.

Giusto?

Seguiteci in un breve percorso biblico, versione approvata dalla CEI, di cui Monsignor Bagnasco, ricordiamo, è presidente.

Genesi 16: [3]Così, al termine di dieci anni da quando Abram abitava nel paese di Canaan, Sarai, moglie di Abram, prese Agar l'egiziana, sua schiava e la diede in moglie ad Abram, suo marito. [4]Egli si unì ad Agar, che restò incinta.

Cominciamo bene: il padre delle 3 religioni monoteiste tradisce la moglie consenziente e stabilisce il primo menage a trois VIP di cui si abbia traccia!

Genesi 19: La distruzione di Sodoma

[4]Non si erano ancora coricati, quand'ecco gli uomini della città, cioè gli abitanti di Sòdoma, si affollarono intorno alla casa, giovani e vecchi, tutto il popolo al completo. [5]Chiamarono Lot e gli dissero: «Dove sono quegli uomini che sono entrati da te questa notte? Falli uscire da noi, perché possiamo abusarne!». [6]Lot uscì verso di loro sulla porta e, dopo aver chiuso il battente dietro di sé, [7]disse: «No, fratelli miei, non fate del male! [8]Sentite, io ho due figlie che non hanno ancora conosciuto uomo; lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi piace, purché non facciate nulla a questi uomini, perché sono entrati all'ombra del mio tetto».

Bell’esempio! Non toccate i miei ospiti ma sverginate le mie figlie e divertitevi!

Chiamiamo gli assistenti sociali!

Continuiamo:

[30]Poi Lot partì da Zoar e andò ad abitare sulla montagna, insieme con le due figlie, perché temeva di restare in Zoar, e si stabilì in una caverna con le sue due figlie. [31]Ora la maggiore disse alla più piccola: «Il nostro padre è veccho e non c'è nessuno in questo territorio per unirsi a noi, secondo l'uso di tutta la terra. [32]Vieni, facciamo bere del vino a nostro padre e poi corichiamoci con lui, così faremo sussistere una discendenza da nostro padre». [33]Quella notte fecero bere del vino al loro padre e la maggiore andò a coricarsi con il padre; ma egli non se ne accorse, né quando essa si coricò, né quando essa si alzò. [34]All'indomani la maggiore disse alla più piccola: «Ecco, ieri io mi sono coricata con nostro padre: facciamogli bere del vino anche questa notte e và tu a coricarti con lui; così faremo sussistere una discendenza da nostro padre». [35]Anche quella notte fecero bere del vino al loro padre e la più piccola andò a coricarsi con lui; ma egli non se ne accorse, né quando essa si coricò, né quando essa si alzò. [36]Così le due figlie di Lot concepirono dal loro padre.

Doppio incesto con drunk fetish!

Genesi 29:

Vogliamo parlare di Giacobbe, nipote di Isacco, bigamo con 2 sorelle, Rachele e Lia, dove la prima, per sua disgrazia sterile, concede al marito la schiava Bila per dare dei figli a Giacobbe (oltre l’aspetto orgiastico, da notare un archetipo dell’utero in affitto!).
La seconda, entrata in menopausa, cede la propria schiava Zilpa al marito che avrà a sua volta una ulteriore conigliata di figli.

A parte l’uso allegro e spregiudicato degli schiavi, è da notare che i padri della religione non la prendevano molto sul serio con l’etica, il rispetto della persona e della morale: incesto, infedeltà e vere e proprie “gang bang” erano la norma.

Beautiful in confronto resta un esempio di moralità (povera Brooke, quante te ne dicono!)

E fino a quando non verranno rinnegate dalla Chiesa, queste rimangono verità di fede!