DICO la mia!
Cari Bloggers,
qualche giorno fa il ministro Mastella ci ha deliziato con una nuova performance.
Durante la trasmissione "Annozero" condotta da Santoro, il buon Clemente ha abbandonato la sala poichè insidiato da pericolosissime domande da parte di un ragazzo gay di 21 anni che citava degli articoli sovversivi (la dichiarazione dei diritti dell'uomo) e offeso dalle vignette satiriche di Vauro. Poverino!!!
Naturalmente gli ambienti più reazionari condannano Santoro ed esprimono solidarietà per il ministro ceppalonico curandosi di sollevare un polverone di opinioni, ma senza mai guardare ai fatti.
Fatti:
Andiamo avanti: da una parte ci si lamenta delle ingerenze della Chiesa cattolica, dall'altro si recrimina una deriva relativista.
La Chiesa non ha il diritto di esprimere le proprie opinioni in questioni etiche: ha il dovere di farlo!
Il problema è che in Italia le opinioni della Chiesa vengono espresse a reti unificate ed una frequenza tale, che a confronto Berlusconi è un campione di democrazia e pluralismo.
Perchè si da voce solo ad una parte, mostrando magari per par condicio le immagini da baraccone del Gay Pride, rafforzando ad arte le tesi omofobiche?
Perchè non esiste un'informazione approfondita sulle esperienze degli altri Paesi (sempre quelli più civili del nostro)?
Perchè Ruini non si confronta in diretta con Luxuria o Cecchi Paone?
Porta a Porta avrebbe uno share che neanche la finale dei mondiali...
Il titolo di questo post prevede una mia opinione personale: sono contro i DICO o PACS.
Queste costruzioni giuridiche sono solo dei matrimoni in versione light per smidollati.
Le coppie eterosessuali e cattoliche possono sposarsi in chiesa e sugellare il proprio amore di fronte a Dio e alla Stato.
Le coppie eterosessuali non cattoliche possono sposarsi con rito civile e sugellare il proprio amore di fronte allo Stato.
Eh lo so: per fare questo passo al giorno d'oggi ci vogliono le palle. Ma nessuno ci costringe e poi un buon pre-nup può limitare i danni.
Restano le coppie omosessuali.
La nostra soluzione è semplice e radicale: tutte le norme del codice civile dall'articolo 79 al 146 (esclusi 147 e 148).
Si accettano proposte alternative, critiche, commenti e testimonianze.
mastella dico
qualche giorno fa il ministro Mastella ci ha deliziato con una nuova performance.
Durante la trasmissione "Annozero" condotta da Santoro, il buon Clemente ha abbandonato la sala poichè insidiato da pericolosissime domande da parte di un ragazzo gay di 21 anni che citava degli articoli sovversivi (la dichiarazione dei diritti dell'uomo) e offeso dalle vignette satiriche di Vauro. Poverino!!!
Naturalmente gli ambienti più reazionari condannano Santoro ed esprimono solidarietà per il ministro ceppalonico curandosi di sollevare un polverone di opinioni, ma senza mai guardare ai fatti.
Fatti:
- In tutti i Paesi d'Europa, esclusi Grecia e Polonia, esiste una forma di regolamentazione per le unioni di fatto e per coppie omosessuali. Forse l'Italia è un Paese più civile di Francia, Germania, Svezia, Danimarca, Spagna? Mi dispiace, ma la risposta è un chiaro no!
- È statisticamente dimostrato che il clero cattolico sia in assoluto una categoria ad altissima densità di omosessuali. Senza offesa per nessuno, in percentuale, ci sono più preti gay (spesso repressi), che parlamentari gay. Così come ci sono, in percentuale, più pregiudicati in Parlamento che nello ZEN o a Librino o Scampìa. Mi permetto di citare un testo eversivo: "Perché osservi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello e non scorgi la trave, che è nell'occhio tuo? E come puoi dire al tuo fratello: «Fratello, permetti che io ti levi la pagliuzza che è nell'occhio», non vedendo la trave che hai nel tuo occhio? Ipocrita! Leva prima la trave dal tuo occhio; ed allora vedrai di togliere la pagliuzza, che è nell'occhio del tuo fratello"(Matteo, 7, 1-5)
Andiamo avanti: da una parte ci si lamenta delle ingerenze della Chiesa cattolica, dall'altro si recrimina una deriva relativista.
La Chiesa non ha il diritto di esprimere le proprie opinioni in questioni etiche: ha il dovere di farlo!
Il problema è che in Italia le opinioni della Chiesa vengono espresse a reti unificate ed una frequenza tale, che a confronto Berlusconi è un campione di democrazia e pluralismo.
Perchè si da voce solo ad una parte, mostrando magari per par condicio le immagini da baraccone del Gay Pride, rafforzando ad arte le tesi omofobiche?
Perchè non esiste un'informazione approfondita sulle esperienze degli altri Paesi (sempre quelli più civili del nostro)?
Perchè Ruini non si confronta in diretta con Luxuria o Cecchi Paone?
Porta a Porta avrebbe uno share che neanche la finale dei mondiali...
Il titolo di questo post prevede una mia opinione personale: sono contro i DICO o PACS.
Queste costruzioni giuridiche sono solo dei matrimoni in versione light per smidollati.
Le coppie eterosessuali e cattoliche possono sposarsi in chiesa e sugellare il proprio amore di fronte a Dio e alla Stato.
Le coppie eterosessuali non cattoliche possono sposarsi con rito civile e sugellare il proprio amore di fronte allo Stato.
Eh lo so: per fare questo passo al giorno d'oggi ci vogliono le palle. Ma nessuno ci costringe e poi un buon pre-nup può limitare i danni.
Restano le coppie omosessuali.
La nostra soluzione è semplice e radicale: tutte le norme del codice civile dall'articolo 79 al 146 (esclusi 147 e 148).
Si accettano proposte alternative, critiche, commenti e testimonianze.
mastella dico
5 Comments:
Addendum:
Art. 147 Doveri verso i figli
Il matrimonio impone ad ambedue i coniugi l'obbligo di mantenere, istruire ed educare la prole tenendo conto delle capacità, dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli.
Art. 148 Concorso negli oneri
I coniugi devono adempiere l'obbligazione prevista nell'articolo precedente in proporzione alle rispettive sostanze e secondo la loro capacità di lavoro professionale o casalingo. Quando i genitori non hanno mezzi sufficienti, gli altri ascendenti legittimi o naturali, in ordine di prossimità, sono tenuti a fornire ai genitori stessi i mezzi necessari affinché possano adempiere i loro doveri nei confronti dei figli.
In caso di inadempimento il presidente del tribunale, su istanza di chiunque vi ha interesse, sentito l'inadempiente ed assunte informazioni, può ordinare con decreto che una quota dei redditi dell'obbligato, in proporzione agli stessi, sia versata direttamente all'altro coniuge o a chi sopporta le spese per il mantenimento, l'istruzione e l'educazione della prole.
Il decreto notificato agli interessati ed al terzo debitore, costituisce titolo esecutivo (Cod. Proc. Civ. 474), ma le parti ed il terzo debitore, possono proporre opposizione nel termine di venti giorni dalla notifica.
L'opposizione è regolata dalle norme relative all'opposizione al decreto di ingiunzione, in quanto applicabili.
Le parti ed il terzo debitore possono sempre chiedere, con le forme del processo ordinario, la modificazione e la revoca del provvedimento.
Pre-nup: pre-nuptial agreement, contratto prematrimoniale.
Froci comunisti di merda!
Grazie Blo! SN
Leggete qui: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/03_Marzo/13/papa.shtml
A questo punto perchè il Governo non mette una legge, per cui i preti possono sposarsi con l rito civile? La cosa non sarebbe contro natura, quindi nessuno può dire di no!
http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/cronaca/corona2/corona2/corona2.html
Politici a trans? Che ipocrisia!
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