Malasanità e spreco di danaro pubblico
Caro Beppe Grillo,
ti scrivo questa lettera aperta perchè tu sei la mia ultima istanza.
Ti spiego in breve l'accaduto: qualche settimana fa, mio nonno è stato operato presso l'ospedale Gravina di Caltagirone (CT).
Nonostante la soave temperatura esterna, i riscaldamenti dell'ospedale erano accesi al massimo. Le stanze raggiungevano temperature elevatissime e anche se non siamo tutti laureati in medicina, si capisce che un clima eccesivamente caldo non è certamente salubre per i pazienti (specialmente per un 85enne cardiopatico).
Chi abita in un Paese normale, dirà: "dove sta il problema? Abbassa il termostato!"
Purtroppo, non ci sono termostati e quindi ti becchi la sauna!
Alle mie rimostranze, il medico mi ha consigliato di aprire le finestre, come succede in tutti i reparti. Tralasciando l'aspetto economico ed ecologico (riscaldamenti accesi al massimo e finestre aperte, bilancio dell'ospedale in profondo rosso), si pone un aspetto sanitario: cosa causano continui sbalzi di temperatura e correnti d'aria?
Bronchiti, raffreddori nella migliore delle ipotesi.
Morale della favola: mio nonno è stato guarito da un male e se ne porta un altro a casa come ricordo.
Non avendo avuto un riscontro da parte dei medici, ho scritto alla direzione dell'ospedale (in copia "Striscia la Notizia").
Non avendo avuto un riscontro da parte della direzione dell'ospedale, ho scritto al Ministero della Salute (in copia "Striscia la Notizia)
Dal Ministero ho avuto questa risposta:
"Gentile utente,
in relazione alla sua e-mail, La informiamo che , con l'Accordo Stato-Regioni dell'8 maggio 2003 (in G.U.27.5.03, n. 121), le funzioni del Ministero della Salute sono di indirizzo e programmazione in materia sanitaria mentre la materia relativa alla gestione e controllo delle strutture sanitarie è di competenza locale e quindi delle Regioni che operano anche attraverso gli Assessorati alla Sanità e le ASL.Pertanto,
Le suggeriamo d'inoltrare il suo esposto alla Direzione Sanitaria della struttura ospedaliera,alla ASL competente per territorio e all'Assessorato alla Sanità della Regione.
Distinti saluti
Ministero della Salute
Ufficio Relazioni con il Pubblico"
Dall'Assessorato alla Sanità, silenzio assoluto.
Quindi, a te che sei un comico, chiedo: dove devo sbattere la testa?
Cordialmente,
BC
ti scrivo questa lettera aperta perchè tu sei la mia ultima istanza.
Ti spiego in breve l'accaduto: qualche settimana fa, mio nonno è stato operato presso l'ospedale Gravina di Caltagirone (CT).
Nonostante la soave temperatura esterna, i riscaldamenti dell'ospedale erano accesi al massimo. Le stanze raggiungevano temperature elevatissime e anche se non siamo tutti laureati in medicina, si capisce che un clima eccesivamente caldo non è certamente salubre per i pazienti (specialmente per un 85enne cardiopatico).
Chi abita in un Paese normale, dirà: "dove sta il problema? Abbassa il termostato!"
Purtroppo, non ci sono termostati e quindi ti becchi la sauna!
Alle mie rimostranze, il medico mi ha consigliato di aprire le finestre, come succede in tutti i reparti. Tralasciando l'aspetto economico ed ecologico (riscaldamenti accesi al massimo e finestre aperte, bilancio dell'ospedale in profondo rosso), si pone un aspetto sanitario: cosa causano continui sbalzi di temperatura e correnti d'aria?
Bronchiti, raffreddori nella migliore delle ipotesi.
Morale della favola: mio nonno è stato guarito da un male e se ne porta un altro a casa come ricordo.
Non avendo avuto un riscontro da parte dei medici, ho scritto alla direzione dell'ospedale (in copia "Striscia la Notizia").
Non avendo avuto un riscontro da parte della direzione dell'ospedale, ho scritto al Ministero della Salute (in copia "Striscia la Notizia)
Dal Ministero ho avuto questa risposta:
"Gentile utente,
in relazione alla sua e-mail, La informiamo che , con l'Accordo Stato-Regioni dell'8 maggio 2003 (in G.U.27.5.03, n. 121), le funzioni del Ministero della Salute sono di indirizzo e programmazione in materia sanitaria mentre la materia relativa alla gestione e controllo delle strutture sanitarie è di competenza locale e quindi delle Regioni che operano anche attraverso gli Assessorati alla Sanità e le ASL.Pertanto,
Le suggeriamo d'inoltrare il suo esposto alla Direzione Sanitaria della struttura ospedaliera,alla ASL competente per territorio e all'Assessorato alla Sanità della Regione.
Distinti saluti
Ministero della Salute
Ufficio Relazioni con il Pubblico"
Dall'Assessorato alla Sanità, silenzio assoluto.
Quindi, a te che sei un comico, chiedo: dove devo sbattere la testa?
Cordialmente,
BC
1 Comments:
Tutto questo bordello per spegnere i termosifoni? C'è da impazzire!
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