sabato, dicembre 09, 2006

P.A.C.S: altro teatrino all'italiana

Cari Bloggers,

il povero Governo Prodi ogni tanto da un segno di vita e sembra che ci sia la volontà di regolamentare le cosidette "unioni di fatto".

Come era prevedibile, la Casa delle Libertà spalleggiata dal Vaticano, si scaglia contro a testa bassa, gridando alla deriva Zapateriana, alla frocizzazione della società, allo sbando della famiglia tradizionale, alla fine del mondo.

Meno male che si chiama Casa delle Libertà!

Cerchiamo innanzitutto di sfatare la manipolazione linguistica più ipocrita: l'uso di "Zapateriano" come accezione negativa.

La Spagna negli ultimi venti anni, partendo da una posizione di netto svantaggio nei nostri confronti, ha recuperato in maniera impressionante su tutti i campi: economia, turismo, calo della criminalità, miglioramento dei servizi, peso nella politica internazionale, imprenditoria, ricerca e sviluppo, investimenti esteri e all'estero.
Non esiste un solo campo ( dico uno!) dove noi siamo stati più bravi dei cugini iberici.
Il governo Zapatero ha ulteriormente migliorato lo score precedente e in pochi anni, ha ottenuto dei successi considerevoli: riforme sociali ed istituzionali, ulteriore miglioramento dell'economia e della situazione occupazionale, difesa della pace nel mondo (appena eletto, ha immediatamente fatto ritirare le truppe spagnole dall'Iraq nonchè fatto sforzi seri per arginare l'immigrazione clandestina), ottenuto l'approvazione dello Statuto di autonomia per la Catalogna e raggiunto il cessate il fuoco con l'ETA.

Noi abbiamo avuto leggi ad personam, depenalizzazione del falso in bilancio, scandali finanziari (Parmalat, Cirio, Lazio ), scandali calcistici, aumento della criminalità (a Napoli le pompe funebri fano affari d'oro) e come ciliegina sulla torta, l'indulto.

Dare dello "Zapateriano" ad un politico dovrebbe essere un complimento, come se dessimo ad un pilota di formula 1 dello "Schumacheriano","Senniano" o "Prostiano".

Strana questa Italia!

Torniamo a noi: prescindendo dal fatto che si possa essere d'accordo o meno con le unioni di fatto, esiste una precisa direttiva europea che va rispettata da tutti, Italia compresa.

Un ripassino generale:

Il principio generale di non discriminazione ha un valore universale, riguarda ogni persona e, come tale, è affermato nelle norme di diritto internazionale fin dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948;

Lo stesso principio è sancito dall’art.3 della Costituzione Italiana, ove si afferma che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza ,di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”

Il Parlamento europeo ha più volte sollecitato “gli Stati membri che non vi abbiano già provveduto ad adeguare le proprie legislazioni al fine di riconoscere legalmente la convivenza al di fuori del matrimonio indipendentemente dal sesso”; e questo rileva la necessità di compiere rapidi progressi nell’ambito del riconoscimento reciproco delle varie forme di convivenza legale a carattere non coniugale;

La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, proclamata a Nizza nel dicembre del 2000, già recepita dal Parlamento italiano e inserita nel Trattato Costituzionale europeo , riconosce il diritto a tutti di costituire una famiglia e all’art. 9 distingue in modo chiaro il diritto di sposarsi da quello di costituire una famiglia e all’art. 21 introduce l’orientamento sessuale fra le cause di discriminazione da combattere;

Sedici paesi europei riconoscono oggi, sotto varie forme legislative, dignità e diritti alle coppie di fatto (Olanda, Belgio, Danimarca, Norvegia Svezia, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Portogallo, Ungheria, Lussemburgo, Gran Bretagna, Svizzera, Spagna); e altri paesi si stanno apprestando a rispettare l’invito del Parlamento europeo (Croazia, Repubblica Ceca e Austria);

L’Italia è rimasta l’unica nazione europea a non offrire nessun riconoscimento legale alle coppie di fatto, facendo registrare a tutti gli effetti un vuoto normativo.

Volente o nolente, questo Governo dovrà legiferare sull'argomento, rispettando il quadro normativo europeo, con buona pace dei finti moralisti e bacchettoni.

6 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Parliamo anche di class action:
http://beppegrillo.meetup.com/97/boards/view/viewthread?thread=2485761

12:54 PM  
Anonymous Anonimo said...

l´italia é un paese di qua qua ra qua.....mica per niente siamo un paese piú africano che europeo!

2:53 AM  
Blogger Redazione said...

ROMA - «Natale del 2006: sradicare la famiglia è la priorità della politica italiana». Il commento dell'Osservatore Romano esprime tutta la contrarietà del Vaticano alla prospettiva di norme che rgolino le coppie di fatto, anche omosessuali. Nell'articolo del notiziario italiano il quotidiano del Vaticano critica anche lo «spregevole volantinaggio durante il passaggio del Papa verso piazza di Spagna», ieri, quando dal Manifesto sono piovuti volantini contro Ratzinger.

BATTAGLIA SENZA SENSO - «Si parla del primo mese del prossimo anno - scrive l'Osservatore - come il traguardo per una battaglia senza senso. A gennaio si affronterà, ha detto il Governo, la questione delle unioni di fatto. Neanche il buon gusto invece ha frenato quelli che, durante l'atto di omaggio del Santo Padre in occasione della ricorrenza dell'Immacolata Concezione, hanno voluto chiarire a tutti, con il loro spregevole volantinaggio, quale è la matrice ideologica che è dietro a certi progetti. Questo è il concetto di rispetto, di libertà, di progresso civile che questa gente ha di fronte a manifestazioni esclusivamente religiose».

INIZIATIVA IPOCRITA - «Con l'annuncio dell'impegno del Governo a produrre un disegno di legge sulle unioni civili - rimarca il giornale vaticano - si è ribadito nuovamente il carattere ipocrita di queste iniziative che mirano esclusivamente ad accreditare una forma alternativa di famiglia. Si continua a dire che a gennaio si parlerà di diritti individuali e che la famiglia rimarrà una sola, quella tradizionale, che nessuno vuole mettere in pericolo. Si tratta di menzogne». Per l'Osservatore romano «non ha senso parlare di diritti individuali di persone alle quali è riconosciuto uno stato di «coppia» e ancora di più di diritti che hanno uno spiccato carattere pubblico, come quelli relativi ai temi previdenziali ed assistenziali» e quindi chi lo afferma ha «oltre ad assai poco rispetto per la famiglia, anche un certo disprezzo per l'intelligenza degli uditori». Il giornale vaticano paventa «una legislazione parallela a quella del diritto di famiglia, il quale diventerebbe, come lo stesso matrimonio, un istituto relativo». Nè è valido l'argomento di chi afferma che tutto ciò non danneggerebbe la famiglia: «la famiglia eterosessuale, fondata sul matrimonio, - afferma l'Osservatore romano - diventa inesorabilmente un fenomeno relativo: uno dei diversi fenomeni sociali, una delle diverse forme di accoppiamento. Il passo verso la completa equiparazione dei diritti tra coppie di fatto e coppie sposate è brevissimo. Avrebbe fra l'altro qualche chance di essere resa obbligatoria dalla stessa Costituzione. Di doveri all'interno delle coppie di fatto, poi, si parla ben poco. Si vuole dare un riconoscimento pubblico ad uno stato del tutto temporaneo e immediatamente revocabile in forma privata»

Dal coriere.it 9 dicembre 06

2:54 PM  
Anonymous Anonimo said...

Boh, non capisco questo casino: perchè ognuno non si fa gli affari propri? Se uno vuole sposarsi in chiesa, lo faccia. Se vuole sposarsi al comune, lo faccia. Se si vuole convivere e regolare in maniera alternativa la propria unione, a chi da fastidio? La libertà di ognuno finisce quando inizia quella degli altri!

9:22 PM  
Anonymous Anonimo said...

Diceva Gesù: non guardare la pagliuzza nell'occhio altrui quando tu hai una trave infilata su per il c...

5:29 PM  
Anonymous Anonimo said...

I valori della famiglia
"Coppie di fatto? La famiglia è la famiglia. Un conto sono i coniugi, un altro sono i conviventi. Questa è la mia opinione. Se qualcuno volesse dare una spallata al governo utilizzando il cavallo di Troia etico delle coppie di fatto, io mi opporrei con tutte le forze. Attenzione che questa storia delle unioni di fatto può essere pericolosa. Io non so come andrà a finire, ma se non fa attenzione il governo rischia. Sarebbe meglio che il governo non entrasse in questa storia, perché se l'esecutivo presenta un suo testo e poi in Parlamento i cattolici dell'Unione e la Cdl votano insieme su una risoluzione, che fa poi il governo? Si dimette?" (Clemente Mastella, ministro della Giustizia, Ansa, 8 dicembre 2006).

"Tutti al Columbus Day! Tutti al Columbus Day! Alessandrina Lonardo in Mastella, l''onorevolà miracolosamente salita su su fino alla presidenza del Consiglio regionale della Campania, dice che proprio non le capisce le polemiche sollevate da Emma Bonino. La quale, irridendo a certi governatori che "credono di essere ministri degli Esteri" e "aprono sedi di rappresentanza in altre nazioni e poi finiscono per promuovere pacchetti turistici in Paesi che non hanno neanche collegamenti con l'Italia", se l'era presa soprattutto con la comitiva campana. 'Il nuovo Titolo V della parte II della Costituzione', ha spiegato ieri la First Lady sannita reduce da un incontro con Hillary Clinton, 'assegna alle Regioni anche competenze in materia di promozione. Quindi non capisco questa polemica. Non c'è alcuno spreco di risorse se vengono utilizzate bene e nell'interesse della comunità'. Quale sia l''interesse della comunità' campana nell'inviare all'annuale parata di New York, dove Alessandrina è cresciuta prima di tornare a Ceppaloni per sposare il suo futuro ministro, una delegazione di 160 persone (presidenti provinciali e sindaci e assessori e addetti stampa più un certo numero di mogli, che sarebbero 'a carico dei mariti'), non è chiarissimo. Cosa avesse da promuovere in America, ad esempio, il presidente del Consorzio smaltimento rifiuti di Avellino Raffaele Spagnuolo, come denunciano le destre, è effettivamente curioso da capire: a mettere tutti in fila gli oltre 1.900 camion necessari a rimuovere le montagne di 35 mila tonnellate di spazzatura che ammorbano in questi giorni le vie e le piazze della Campania, c'era da intasare Manhattan. Così come sono in molti curiosi di vedere se l'Europa, un po' tirchia in questi tempi di vacche magre, sarà contenta di sapere che 300 dei 680 mila euro presi dalle pubbliche casse per finanziare la costosa trasferta, sono stati presi dai fondi europei destinati ai Por, i progetti operativi regionali..." (Gian Antonio Stella, Corriere della sera, 10 ottobre 2006).

Repubblica, Carta Canta(13 dicembre 2006)

12:22 PM  

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