mercoledì, novembre 29, 2006

Manovre pericolose

L’iter parlamentare della manovra finanziaria per il 2007 sta per concludersi con il solito e inutile strascico di polemiche.

Le cifre: il saldo sarà di 35,4 miliardi di euro.

Pochi tagli e troppe tasse. L'Ocse nel suo Outlook di novembre si esprime in termini molto critici sia sul merito della Finanziaria che sulla sua capacità di incidere sul risanamento dei conti pubblici. L'organizzazione internazionale si dice infatti convinta che il deficit in Italia resterà sopra il 3% del pil anche nel 2007 e nel 2008 per la difficoltà nel recupero dell'evasione fiscale.

Secondo il rapporto il deficit sarà del 4,8% quest'anno, del 3,2% nel 2007 e del 3,3% nel 2008. La stima dell'Ocse per i prossimi due anni è superiore al 2,8% previsto dal governo nel 2007 e al 2,2% per il 2008.
"Il superamento dell'obiettivo ufficiale - spiega il documento - riflette in particolare un'incompleta realizzazione degli introiti anticipatamente stimati dovuta, alla luce delle passate esperienze, a una ridotta evasione fiscale".
In pratica l'Ocse non crede che il fisco riuscirà a recuperare l'evasione fiscale nella quantità prevista dalla Finanziaria.

"Circa un terzo dell'aumento delle entrate - si legge ancora nell'Outlook - risulta dal Tfr.

Lo spostamento dei fondi del Tfr all’INPS è un artificio contabile di Tremontiana memoria e quindi solo un trucco per non sfondare il famoso 3% di Maastricht.

L’opposizione prepara la grande manifestazione di Roma capitanata dal redivivo Berlusconi che, passato lo spavento per il collasso che lo ha colpito qualche giorno fa, vuole tornare alla carica e disarcionare il già vacillante Governo Prodi.

La macchina della propaganda si è messa in moto e nulla è stato lasciato al caso:

Gli organizzatori hanno già preparato una serie di gadget che verranno venduti a piazza San Giovanni. Tra i più originali spicca sicuramente un paio di classici boxer di puro cotone con stampigliato nella parte anteriore il lamento dei tartassati: «Ho pagato le tasse di Prodi». Prezzo 16 euro. Per il resto si resta sul classico. Dall’ombrello con la scritta «Piovono tasse, governo ladro» (16 euro) alle magliette con un prezzo che può variare dai 15 ai 18 euro e con slogan appropriati, fino al tappetino per il mouse e alle spillette da sfoggiare sul bavero della giacca. Il «perfetto manifestante», potrà comunque trovare tutto il necessario, assieme alle notizie utili per partecipare al corteo, sul sito www.scendoinpiazza.it.

Comunque vada, sarà l’ennesima presa per il c... agli italiani, perchè per risanare i conti dello Stato, bisognerebbe conoscere un verbo: risparmiare.

Purtroppo sia a destra che a sinistra questa parola suscita reazioni allergiche.

Durante l’iter parlamentare, l’Italia dei Valori ha proposto degli emendamenti molto sensati per abbassare i costi della politica:

Il primo chiedeva che il conteggio del rimborso elettorale ai partiti venisse fatto sul numero degli effettivi votanti (quindi riducendolo) e non, come è ora, sugli aventi diritto al voto. Oggi i partiti percepiscono, in funzione dei risultati ottenuti nelle diverse elezioni, la quota parte di quattro euro complessivi per cittadino italiano avente diritto al voto per ogni anno di legislatura: un euro per le elezioni alla Camera, un euro per il Senato, un euro per le Regionali e un euro per le Europee.
Il secondo emendamento voleva abolire la norma che permette l’erogazione ai partiti, in caso di elezioni anticipate, di un doppio rimborso elettorale, uno per la legislatura interrotta e uno per la nuova legislatura.

Entrambi bocciati: no secco a partire da Rifondazione fino ad Alleanza Nazionale.

Ne avete sentito parlare nei telegiornali? Avete visto titoloni in prima pagina?

Silenzio assoluto.

Il bilancio dell’Italia è uno scolapasta e il nostro Governo cerca di riempirlo gettando sempre più acqua. Non sarebbe il caso di usare un secchio?

5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

I nostri parlamentari guadagnano fino a 252.000 euro l’anno ( 480.000 per gli eurodeputati ), i consiglieri regionali dal 60 al 100% dell’indennità dei parlamentari ( se sono anche assessori o presidenti, usufruiscono di una maggiorazione ).

Non sarebbe il caso di iniziare a tagliare qui e via via a scendere fino ad arrivare ai consigli di quartiere?

12:05 PM  
Anonymous Anonimo said...

Cmq è sempre facile dire " tagliamo la spesa " ma alla fine nessuno ha delle proposte che potrebbero incidere veramente sul bilancio statale!

6:22 PM  
Anonymous Anonimo said...

Fi ordina anche 1.500 bandiere dell'Udc
Il titolare dell'azienda: me le hanno richieste loro. Ma i centristi non parteciperanno a quel corteo

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I pacchi stanno arrivando al primo piano di via Uffici del Vicario 49, sede del Comitato contro il governo delle tasse. Dentro, tutto il materiale che ci si può attendere in questi casi: gagliardetti stampati e ricamati, pettorine, magliette evocative («Forza Silvio, leone della libertà»), striscioni e «oggetti utili e di qualità», secondo la rispettosa definizione data dal sito del Comitato. Naturalmente, nel kit del buon manifestante per la libertà non possono mancare bandiere, labari e pavesi. Alcune con il logo «Scendo in piazza» e la scritta «Contro il governo delle tasse». In altre si riconoscono i vessilli ondulati e tricolori di Forza Italia, ordinati per salutare degnamente il ritorno in campo del premier. Ma uno dei pacchi prenatalizi, inviato con il corriere Bartolini, contiene la sorpresa: dentro ci sono ben 1.500 bandiere sulle quali campeggia un simbolo antico e moderno: lo scudo crociato. Al centro del logo, l'immortale scritta «Libertas». Bandiere, insomma, dell'Udc. Ma che ci fanno 1.500 bandiere dell'Udc, nella sede di un Comitato che organizza una manifestazione alla quale l'Udc non aderisce e che non sono state ordinate dall'Udc?

Già, che ci fanno? Perché una cosa è sicura: al partito di Casini questa manifestazione non piace proprio e l'ha detto in tutti i modi. Tanto che lo stato maggiore ha invitato i suoi militanti al completo a confluire, il 2 dicembre, nel Palasport di Palermo, con un gesto plateale di dissociazione. Perché, come dice il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa, «la nostra opposizione è seria e si fa in Parlamento». E se è pur vero che «il premier sparge veleni», è anche vero che «questa manifestazione non servirà a niente». Eppure, devono aver pensato nel comitato organizzatore, ci sarà pure qualche elettore sperduto dell'Udc che, magari perché in disaccordo con la linea del partito, o perché rimasto inopinatamente a Roma, finirà per ingrossare la folla dei manifestanti. E allora non lo si può lasciare solo soletto, senza bandiere e gagliardetti del suo amato partito. E visto che non ci pensano da via dei Due Macelli, qualcuno ci si dovrà pur occupare di questi elettori dispersi per le vie della Capitale.

Ci hanno pensato loro, gli organizzatori della grande manifestazione. Lo conferma, malvolentieri, Pino Palmieri, titolare della fabbrica Banderas di Bareggio (Milano). «Sì, è vero, le bandiere dell'Udc me le hanno ordinate quelli del Comitato di via Uffici del Vicario. Ho parlato con la responsabile, mi sembra che si chiami Irina Turan o qualcosa del genere, e la segreteria, la Montemurri. E poi ne ho parlato brevemente anche con Lucio Malan». Il senatore di Forza Italia. E quante ne ha mandate? «Millecinquecento bandiere dell'Udc e mille con il logo del Comitato. E in più anche mille pettorali». Tutte bandiere eleganti, 100 centimetri per 140, stampate su poliestere, perché «soltanto Legambiente le vuole in cotone». Una spesa non enorme per il Comitato, visto che una bandiera costa 2 euro e 60 e il pacchetto, magari con uno sconto forfait compreso, dovrebbe rimanere sotto i 4.000 mila euro. Ma i manifestanti, di qualunque partito siano, aderenti o non aderenti, vanno coccolati, come sanno tutti gli organizzatori di cortei e presidi. E infatti alcune regioni, tra le quali la Campania, offrono a chi chiama un numero dedicato, oltre al trasbordo gratuito su pullmini Ducato, anche il cestino da picnic con panini, bevande e tutto il necessario per affrontare la lunga giornata in piazza.
Dal Corriere 30 novembre 2006

12:22 PM  
Anonymous Anonimo said...

ciao a tutti, riporto un articolo di Repubblica sull'adsl...credo possa interessare per la vostre iniziative..

Dalle Marche l'idea di fondare una società pubblica. Oltre 40 i paesi coinvolti
L'iniziativa porterà a prezzi molto bassi internet veloce nei centri non raggiunti

"L'Adsl? Per noi è come l'acqua"
Dopo l'esperienza di Verrua Savoia si moltiplicano le iniziative in tutta Italia

X maggiori dettagli Cliccate su
http://www.repubblica.it/2006/10/sezioni/scienza_e_tecnologia/banda-larga/digital-divide/digital-divide.html

9:18 AM  
Anonymous Anonimo said...

Potresti ripostare il link?

10:07 PM  

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