Manovre pericolose
Le cifre: il saldo sarà di 35,4 miliardi di euro.
Pochi tagli e troppe tasse. L'Ocse nel suo Outlook di novembre si esprime in termini molto critici sia sul merito della Finanziaria che sulla sua capacità di incidere sul risanamento dei conti pubblici. L'organizzazione internazionale si dice infatti convinta che il deficit in Italia resterà sopra il 3% del pil anche nel 2007 e nel 2008 per la difficoltà nel recupero dell'evasione fiscale.
Secondo il rapporto il deficit sarà del 4,8% quest'anno, del 3,2% nel 2007 e del 3,3% nel 2008. La stima dell'Ocse per i prossimi due anni è superiore al 2,8% previsto dal governo nel 2007 e al 2,2% per il 2008.
"Il superamento dell'obiettivo ufficiale - spiega il documento - riflette in particolare un'incompleta realizzazione degli introiti anticipatamente stimati dovuta, alla luce delle passate esperienze, a una ridotta evasione fiscale".
In pratica l'Ocse non crede che il fisco riuscirà a recuperare l'evasione fiscale nella quantità prevista dalla Finanziaria.
"Circa un terzo dell'aumento delle entrate - si legge ancora nell'Outlook - risulta dal Tfr.
Lo spostamento dei fondi del Tfr all’INPS è un artificio contabile di Tremontiana memoria e quindi solo un trucco per non sfondare il famoso 3% di Maastricht.
L’opposizione prepara la grande manifestazione di Roma capitanata dal redivivo Berlusconi che, passato lo spavento per il collasso che lo ha colpito qualche giorno fa, vuole tornare alla carica e disarcionare il già vacillante Governo Prodi.
La macchina della propaganda si è messa in moto e nulla è stato lasciato al caso:
Gli organizzatori hanno già preparato una serie di gadget che verranno venduti a piazza San Giovanni. Tra i più originali spicca sicuramente un paio di classici boxer di puro cotone con stampigliato nella parte anteriore il lamento dei tartassati: «Ho pagato le tasse di Prodi». Prezzo 16 euro. Per il resto si resta sul classico. Dall’ombrello con la scritta «Piovono tasse, governo ladro» (16 euro) alle magliette con un prezzo che può variare dai 15 ai 18 euro e con slogan appropriati, fino al tappetino per il mouse e alle spillette da sfoggiare sul bavero della giacca. Il «perfetto manifestante», potrà comunque trovare tutto il necessario, assieme alle notizie utili per partecipare al corteo, sul sito www.scendoinpiazza.it.
Comunque vada, sarà l’ennesima presa per il c... agli italiani, perchè per risanare i conti dello Stato, bisognerebbe conoscere un verbo: risparmiare.
Purtroppo sia a destra che a sinistra questa parola suscita reazioni allergiche.
Durante l’iter parlamentare, l’Italia dei Valori ha proposto degli emendamenti molto sensati per abbassare i costi della politica:
Il primo chiedeva che il conteggio del rimborso elettorale ai partiti venisse fatto sul numero degli effettivi votanti (quindi riducendolo) e non, come è ora, sugli aventi diritto al voto. Oggi i partiti percepiscono, in funzione dei risultati ottenuti nelle diverse elezioni, la quota parte di quattro euro complessivi per cittadino italiano avente diritto al voto per ogni anno di legislatura: un euro per le elezioni alla Camera, un euro per il Senato, un euro per le Regionali e un euro per le Europee.
Il secondo emendamento voleva abolire la norma che permette l’erogazione ai partiti, in caso di elezioni anticipate, di un doppio rimborso elettorale, uno per la legislatura interrotta e uno per la nuova legislatura.
Entrambi bocciati: no secco a partire da Rifondazione fino ad Alleanza Nazionale.
Ne avete sentito parlare nei telegiornali? Avete visto titoloni in prima pagina?
Silenzio assoluto.
Il bilancio dell’Italia è uno scolapasta e il nostro Governo cerca di riempirlo gettando sempre più acqua. Non sarebbe il caso di usare un secchio?