venerdì, giugno 30, 2006

In vino truciulus

Cari Bloggers,
in Italia è scoppiata una polemica furibonda sulle normative che permetteranno anche in Europa, di affinare il vino utilizzando dei trucioli di legno piuttosto che le classiche botti in rovere. Mentre scrivo questo post, sto gustando un Cabernet Sauvignon australiano. Si distinguono chiaramente delle note di frutti di bosco, un sentore di ribes e un tocco di cioccolata. I tannini sono morbidi ed equilibrati, quindi deduco che questo vino si è fatto almeno 1 anno di affinamento in barrique. E dato che c'è un lontano sospetto di tostato, suppongo che le assi della botte non siano state lavorate con l'ascia, ma nemmeno con la sega elettrica. Quindi vado per la soluzione mediana ( sega a mano ;-). Se vi serve un termine di paragone, provate l'ottimo Angheli di Donnafugata o il Triskelè di Duca di Salaparuta. E qui nasce il problema: il mio bravo Cabernet australiano è un vino "truciolato" e costa 2,60 euro, mentre i vini citati costano almeno 7 volte in più. In un mercato globale, vince chi propone il miglior rapporto qualità/prezzo e quindi alla lunga, se innalziamo barriere e non seguiamo l'innovazione, siamo destinati a rimanere al palo. Dice il saggio cinese: quando tira vento, lo stolto costruisce mura. Il saggio, costruisce mulini a vento.

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Il vino di Trumino costa 4 euro a bottiglia!

2:20 PM  
Anonymous Anonimo said...

che vino di lusso :)

7:15 PM  

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