giovedì, giugno 22, 2006

Se il Bongiorno si vede dal mattino...


Cari Bloggers,

oggi ho visto al TG5 l'intervista all'avvocato Giulia Bongiorno, assistente legale del principe Vittorio Emanuele di Savoia. Lei ha sostenuto che il principe sta affrontando la galera con grande dignità, mettendo in mostra un carattere e una personalità propria di un re!

Cara avvocatessa,

vorrei ricordarle che il suo assistito è quello che chiamava Giuliana Sgrena " troia mestruata " o che si vantava di scoparsi le puttanelle fino ad urlare e si lamentava perchè costavano troppo. Se questo è un atteggiamento degno di un re, non so cosa siano le vastaserìe per lei!

Lei è fiduciosa che presto il principe verrà scagionato da ogni accusa. Io se fossi al posto del principe qualche dubbio lo avrei perchè il suo curriculum non è proprio stellare.
Vogliamo ricordare le cause più importanti?
Processo Andreotti: condanna per associazione mafiosa, ma reato prescritto. Millantata assoluzione.
Processo Totti ( quello dello sputo ) : squalifica confermata, reputazione dell'Italia macchiata ( chi consigliò a Totti di non scusarsi pubblicamente?)
Caso Moggi: Juventus deferita. Scommettiamo che va in B?

E poi, cara avvocatessa: lei è un deputato ( A.N ), guadagna 20.000 euro al mese e dovrebbe essere impegnata a tempo pieno a lavorare in parlamento. Se lei va in giro ad assistere i suoi clienti, che l'abbiamo votata a fare?

4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

se non sbaglio Platone disse che un avvocato deve saper scegliere le cause da difendere e la signora Bongiorno si vede che non ha mai studiato Platone!!

8:24 PM  
Anonymous Anonimo said...

A Roma si dice: quanno te vede un gatto nero, se gratta li cojoni!

9:45 PM  
Anonymous Anonimo said...

Intervista a Marco Travaglio
A cura di Fabrizio Li Vigni, Marco Miceli, Federica Lazzaro e Tommaso Mazzara
Palermo 2005.

Come si è concluso il processo-Andreotti?
Il processo-Andreotti si è concluso con la dichiarazione di colpevolezza dell’imputato fino alla primavera del 1980. È stato riconosciuto dalla corte d’appello di Palermo colpevole di associazione a delinquere con la mafia fino alla primavera del 1980, reato che si era prescritto un anno prima. Quindi, se il processo fosse durato un anno di meno, lui sarebbe stato condannato per associazione a delinquere con la mafia. Tra l’altro è un bel periodo per uno che ha cominciato nel ‘45: trentacinque anni non sono male dopo tutto.
A noi popolo semplice hanno fatto credere che era stato assolto anche in appello, ma lui se ne deve essere accorto che non era vero, visto che ha fatto ricorso in cassazione chiedendo l’annullamento della prescrizione, chiedendo l’assoluzione. Si vede che non l’aveva avuta l’assoluzione! Altrimenti non si è mai visto uno assolto che ricorre in cassazione contro la propria assoluzione… un suicida. Il suo problema è che anche la cassazione ha confermato la sentenza di appello e lo ha condannato a pagare le spese processuali.
Il limite della data del 1980 non è un’idea balzana dei giudici, ma è la data dell’ultimo incontro che Andreotti ha avuto con Bontade. Il primo l’ha avuto prima del delitto-Mattarella. In quell’incontro Bontade preannunciò ad Andreotti il progetto del delitto, ma dato che Andreotti non aveva avvertito Mattarella del pericolo incombente, questo fu ammazzato. In seguito Andreotti scese di nuovo in Sicilia a incontrare Bontade per chiedere informazioni sul delitto e Bontade gli rispose “l’avevamo avvertita”. Questo è l’ultimo incontro che i giudici ritengono accertato. Poi ci sono altri incontri successivi con mafiosi, ma non si ritiene che siano sufficienti a stabilire che Andreotti era ancora organicamente legato alla mafia dopo l’‘80, anche perché poi Bontade venne ucciso dai corleonesi e perché cambiarono tutti gli equilibri. Così ora tutti sappiamo – o meglio non sappiamo – che siamo stati governati da un mafioso fino all’‘80.

9:50 PM  
Anonymous Anonimo said...

31 dicembre 1986 ore 20,52
intercettazione disposta dal tribunale di Milano per un procedimento poi archiviato, e poi depositata al processo a Dell'Utri per concorso in associazione mafiosa. Da "Tutte le carte del presidente" di Barbacetto.

Berlusconi: Iniziamo male l'anno.
Dell'Utri: Perchè male?
B: Perché dovevano venire due di Drive In e ci hanno fatto il bidone. E anche Craxi è fuori dalla grazia di Dio!
D: Ah! Ma a te che te ne frega di Drive In?
B: Che me ne frega? Poi finisce che non scopiamo più! Se non comincia così l'anno non si scopa più!
D: Va bene, insomma, che vada a scopare in un altro posto!

12:56 PM  

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