domenica, agosto 13, 2006

Comunicazione di servizio

Cari lettori,
(s)fortunatamente sono impegnato in alcuni progetti che mi terranno occupato a tempo pieno per almeno 2 mesi e quindi il blog verrà aggiornato solo nei weekend.
A tutti coloro i quali sono o andranno in vacanza, auguro buon divertimento e tanto relax.
Un messaggio ai miei compaesani: a breve organizzeremo una raccolta di firme per "stimolare" la Telecom a fornirci l'ADSL. Ma dato che le raccolte di firme tradizionali non servono a nulla, faremo qualcosa di spiritoso e clamoroso che forse verrà mostrato in TV.

A presto,

BC

per comunicare con la redazione: blog@blochin-cuius.de

4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Maddai, adesso che ero diventata una lettrice quotidiana! E adesso che faccio?

Eli

9:19 PM  
Anonymous Anonimo said...

Alla Telecom mi hanno detto che non sanno se e quando ci sarà l'ADSL a Mirabella. Mi sa che è una causa persa!!!!

11:37 AM  
Anonymous Anonimo said...

Così l'indulto salverà i "furbetti"
Niente carcere per gli scandali finanziari
di ORIANA LISO e FERRUCCIO SANSA

Da La Repubblica di oggi

Da sinistra, Fiorani, Ricucci e Gnutti
MILANO - L'indulto? Un affare d'oro, per chi di affari se ne intende. Finanzieri, banchieri, immobiliaristi. Indagati alcuni, imputati altri, per tutte le possibili combinazioni di reati economico-finanziari. Per semplicità: i "furbetti del quartierino". Fazio, Fiorani, Consorte, Ricucci. Ma anche Tanzi, Geronzi, Cragnotti. Per loro i tre anni di sconto di pena previsti dall'indulto hanno il sapore della certezza della libertà.

Fatti due conti, la nuova legge aiuterà tutti loro, in caso di eventuale condanna, a fare pochi o nessun giorno di carcere perché l'indulto - che copre tutti i reati commessi entro il 2 maggio scorso - "abbuona" di fatto sei, e non tre, anni di carcere, grazie alla possibilità di accedere prima del tempo all'affidamento ai servizi sociali e, in generale, alle misure alternative. Basta sfogliare il Codice penale per rendersi conto che le eventuali condanne più alte - che potrebbero aggirarsi sui dieci anni - saranno comunque ridotte sensibilmente. Considerando quanti chiederanno il giudizio abbreviato (con lo sconto di un terzo della pena) e che alcuni di loro hanno problemi di salute e di età, il gioco è fatto. Da ultimo, non va dimenticato che molte di queste indagini arriveranno a processo per il rotto della cuffia, grazie alla legge ex Cirielli, che riduce i tempi di prescrizione.

Eccessivo parlare di colpo di spugna, obiettano gli avvocati. Ma che gli effetti della nuova legge servano anche ai protagonisti di tutti gli ultimi scandali bancari è indubbio. In caso di condanna la mano al portafogli, per risarcire le parti civili, dovranno mettercela comunque, perché l'indulto su questo non ha effetti. Ma i tempi saranno lunghi e le vittime dovranno pazientare anni. Così, resteranno in piedi anche le pene accessorie, come l'interdizione dai pubblici uffici.

Gli esempi si sprecano, solo fermandosi ai nomi che hanno riempito le cronache giudiziarie recenti. L'ex governatore di Bankitalia Antonio Fazio è indagato a Milano per aggiotaggio (pena massima sei anni) e a Roma per abuso d'ufficio (da sei mesi a tre anni). Indagini ancora aperte e collegate, perché l'inchiesta è sempre quella sulla fallita scalata di Bpi all'Antonveneta. Se Fazio dovesse essere processato e condannato al massimo della pena, grazie all'indulto la vedrebbe ridotta a metà. Per i suoi legali sarebbe facile ottenere l'affidamento ai servizi sociali.

Per Calisto Tanzi il discorso è di poco diverso. L'ex patron della Parmalat, per motivi di salute e di età, difficilmente finirebbe in carcere, nonostante le accuse pesantissime. Ma l'indulto potrebbe fargli "saltare" o ridurre anche gli arresti domiciliari. Non ha problemi di età, invece, Gianpiero Fiorani, l'ad disarcionato della Bpi. L'inchiesta milanese è vicina alla chiusura: Fiorani è iscritto nel registro degli indagati per associazione a delinquere, aggiotaggio e riciclaggio. Anche per lui un calcolo, per quanto approssimativo, dovrebbe tenere conto di sei mesi di custodia preventiva (tra carcere e domiciliari) già scontati, dei tre anni dell'indulto e dei tre in cui utilizzare il "bonus" delle misure alternative. Questo vuol dire che anche a Fiorani (come al suo braccio destro Gianfranco Boni) rimarrebbe poco o nulla da scontare in carcere, almeno per quanto riguarda quel filone (perché, ovviamente, l'indulto si applica una volta sola, e non per ogni condanna).

Forse, alla fine, chi rischia di più è Sergio Cragnotti, ex patron della Cirio. Lo scandalo dei bond argentini ha coinvolto migliaia di risparmiatori e fatto da apripista tra le indagini economico-finanziarie degli ultimi anni. Per il finanziere si è già aperta l'udienza preliminare per il crac Cirio, a Roma: la bancarotta fraudolenta - che è solo uno dei reati contestati - prevede condanne fino a dieci anni. Ma anche per lui, lo sconto dei tre anni per l'indulto, una volta arrivati in appello, potrebbe automaticamente far scendere la sua pena fino ai fatidici tre anni. Oltre i quali resta solo l'affidamento ai servizi sociali. Che di fatto vuol dire la libertà.

11:09 AM  
Anonymous Anonimo said...

Caro Blochin,
a proposito della banda larga...ieri ho chiamato la Telecom per un chiarimento sulla mia bolletta telefonica e al contempo ho chiesto all'operatore come fare per avere l'adsl a Mirabella...l'operatrice, molto gentilmente, mi ha detto che l'unico modo è fare una raccolta di firme che l'Amministrazione Comunale presenterà alla Direzione locale Telecom, l'efficacia si ottiene solo se le firme sono presentate dall'Amministrazione Comunale, i cittadini solamente non sortiscono alcun effetto.

A questo punto ci tocca aspettare il cambio di Amministrazione con le prossime elezioni Comunali, questa giunta si è mostrata disinteressata all'argomento e la rabbia, come utente, è l'aver saputo che il Comune ha installato l'Adsl per i propri uffici, i vigili urbani e la scuola attraverso il sistema delle onde radio (e qui avrà sicuramente favorito qualcuno) senza estendere il servizio alla comunità nè contattare la Telecom.
Non sai come ci sono rimasto male e mi sono arrabbiato l'aver saputo tempo fa che qualcuno in zona ha intercettato il segnale radio e ha fatto pagare al Comune una bolletta salata di migliaia di euro per l'uso personale della banda larga...

E' indubbio che qui l'amministratore ha favorito qualcuno per il servizio di internet a banda larga tramite onde radio e la rabbia sono i soldi buttati dal nostro Comune per un servizio malfunzionante e inefficace...e questo con i nostri soldi, fanculo (scusa ma in questo caso non resisto all'uso della parolaccia)...

Saluti da Rosario Scollo

1:10 AM  

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